La figura del “dog trainer manager” così come intesa dalla Fondazione CAVE CANEM

Un’intervista a Federica Faiella Vicepresidente e Mirko Zuccari dog trainer manager della Fondazione CAVE CANEM

In che modo la fondazione si occupa del recupero di cani con alterazioni comportamentali?

Oggi la Fondazione CAVE CANEM ONLUS vanta un team di campo composto da 8 educatori cinofili e 5 assistenti. Sono tutte risorse individuate in occasione dei nostri corsi di formazione o durante lo svolgimento di progetti da noi finanziati e realizzati. Abbiamo avuto modo di osservarli e di scorgere in ognuno un potenziale, per questo abbiamo poi assegnato un incarico di collaborazione. ll team opera sotto il coordinamento di Mirko Zuccari dog trainer manager della Fondazione.  Grazie a loro, la Fondazione è in grado di offrire un servizio a cani senza famiglia perchè possano avere una qualità di vita alta seppur in un contesto di canile e accrescerne le possibilità di adozione; un’attenzione particolare viene destinata ai cani definiti “irrecuperabili”, senza l’intervento del team di campo, sarebbero condannati ad una vita perennemente in box.

Da cosa nasce l’idea di impegnarvi nella formazione?

L’Accademia CAVE CANEM sta diventando una fucina di nuovi talenti al servizio degli animali.

L’idea di realizzare corsi di formazione per educatori cinofili è comunque balenata nella nostra mente ben prima che nascesse la Fondazione CAVE CANEM ONLUS.

Nel corso degli ultimi otto anni, le nostre strade hanno incrociato quelle di circa 6264 cani il cui passato era segnato da abbandoni, maltrattamenti o detenzione incompatibile.

Insieme abbiamo coordinato le operazioni legate al sequestro giudiziario di allevamenti di cani di razza e di canili rifugio definiti “lager”, ci siamo occupati della custodia giudiziaria di cani gravemente maltrattati e  di cani altrimenti destinati alla sperimentazione animale, abbiamo partecipato alle operazioni di salvataggio di cani coinvolti in eventi calamitosi; abbiamo ricoperto il ruolo di project manager e field coordinator manager per l’ideazione e la realizzazione di progetti di risanamento ed efficientamento  di canili rifugio.

Alla luce di tali esperienze, si è fatta sempre più viva nella nostra mente la consapevolezza che fosse necessario formare la nuova generazione di “dog trainer manager”. Un profilo con skills da coordinatore, conoscenze approfondite legate alle stereotipie o alle alterazioni del comportamento canine, capacità e metodo di lavoro per effettuare una corretta valutazione comportamentale, conseguente pianificazione e realizzazione dei percorsi di recupero comportamentale. Tutto ciò con particolare riferimento ai contesti di canile rifugio.

L’impostazione del vostro metodo formativo è quindi caratterizzata da questo differenziale, giusto?

Sì, il corso base per educatore cinofilo e il corso avanzato per educatore cinofilo sono impostati per forgiare la figura del dog trainer manager così come descritta sopra e da noi intesa. L’obiettivo è quello di formare professionisti in grado di intervenire con competenze, consapevolezza e un metodo di lavoro efficace al servizio di cani in difficoltà; di operare in modo sistemico anche in contesti complessi (che ospitano più di 100 cani).

Anche la rosa di docenti coinvolti rispecchia questa volontà: abbiamo selezionato professionisti che hanno investito le proprie conoscenze e competenze per garantire l’evoluzione nel rapporto uomo/animale  e della materia di tutela e diritti degli animali. Uomini e donne che si sono confrontati sul campo con la sofferenza, le stereotipie e le privazioni di animali indifesi; che hanno lottato sul campo e hanno supportato forze dell’ordine e procure per rivendicare diritti di chi non ha voce e che ogni giorno con la propria attività danno vita a buone prassi di gestione e accudimento di animali abbandonati o afferenti a nuclei familiari.

Si parla di corso base per educatore cinofilo e corso avanzato, questo vuol dire che chi è già educatore cinofilo non  potrà svolgere il corso base?

La dicitura riprende la Determina della Regione Lazio di approvazione dei programmi formativi ma consultando i moduli del corso e l’abstract dei curriculum vitae dei docenti, emerge chiaramente che l’impostazione tanto del corso base quanto del corso avanzato è quella di fornire competenze “altre” rispetto ai corsi per l’erogazione della qualifica di educatore cinofilo. In ogni caso, coloro i quali non hanno conseguito la qualifica di educatore cinofilo potranno farlo.

Quali sono le vostre aspettative e i vostri obiettivi?

Trasmettere ai partecipanti le competenze e le conoscenze che abbiamo avuto la possibilità di acquisire in questi anni di attività e dare loro la possibilità di confrontarsi con professionisti d’eccellenza i quali si sono distinti nel mondo della tutela degli animali.

Vorremmo poi offrire ai partecipanti la possibilità di conoscere e confrontarsi con centinaia di cani senza famiglia e acquisire le capacità per operare sul campo raggiungendo risultati degni di nota: aiutare ogni cane a superare le proprie paure, offrirgli una vita dignitosa seppur in un contesto di canile, accrescere le possibilità di adozione.

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