Un passo avanti per i cani e i gatti senza famiglia nell’emergenza coronavirus

[:it]A meno di 24 ore dalla formalizzazione alle Autorità competenti della nostra disponibilità a mettere a disposizione risorse economiche e umane, al fine di definire una linea di indirizzo univoca e autorizzatoria dell’attività contingentata a favore dei cani e dei gatti senza famiglia, ospitati nei canili rifugio o liberi sul territorio, il Ministero della Salute ha diffuso una nota che fornisce indicazioni al riguardo. La nota, avente a oggetto “Emergenza da Coronavirus: sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare. Aggiornamento nota DGSAF prot. 5086 del 2 marzo 2020”, chiarisce infatti che: “Sono inoltre consentite le attività di accudimento e gestione degli animali presenti nelle strutture zootecniche autorizzate/registrate dal servizio veterinario ivi compresi canili, gattili e l’accudimento e cura delle colonie feline e dei gatti in stato di libertà garantite dalla legge 281/91. Si ritiene inoltre opportuno sottolineare che gli spostamenti relativi alla cura degli animali di affezione rientrano nell’ambito della deroga relatiba ai motivi di salute, in quanto sono da estendersi anche alla sanità animale, in conformità alle disposizioni previste dai su citati DCPM“.

Un primo passo avanti che salutiamo con favore.

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