Evento a Bruxelles – 4 maggio 2023
Tenere i cani legati alla catena è ancora possibile in alcune regioni italiane e in alcune aree dell’Europa e del mondo.
Dal 2021 GREEN IMPACT, FONDAZIONE CAVE CANEM e ANIMAL LAW ITALIA stanno portando avanti una campagna per l’introduzione del divieto di detenzione di cani a catena in Italia. La competenza normativa ricade sulle Regioni e, pertanto, le organizzazioni chiedono che tutte le Regioni italiane vietino la detenzione del cane a catena entro il 2026. Il primo rapporto, pubblicato nel 2021, evidenziava la presenza di una normativa efficace solo in alcune regioni laddove altre ne erano sprovviste. Dove è necessaria una legge di divieto di cani a catena:- Regioni che necessitano di un cambiamento normativo: Piemonte, Trentino – Alto Adige (competenza Provinciale), Val d’ Aosta, Friuli-Venezia Giulia, Molise, Calabria, Sardegna e Toscana.
- Regioni che non hanno alcuna normativa: Liguria, Basilicata, Sicilia

Lobby ed evoluzione normativa
Per chiedere un cambiamento normativo idoneo alle regioni



#liberidallecatene
Firma la petizione
Amplifica la voce degli animali e reclama i loro diritti. Firma la petizione e chiedi leggi migliori per la tutela e il rispetto degli animali, dei loro bisogni e del loro benessere.
Normative delle Regioni Verdi e Blu
(Italia, Agosto 2022)
Clicca sulla Regione e scopri la normativa!
VERDE: Regioni italiane che vietano la detenzione di cani alla catena
BLU: Regioni italiane che vietano la detenzione del cane a catena con eccezioni per motivi urgenti e temporanei
VIOLA: Regioni italiane che hanno adottato un’Ordinanza regionale straordinaria per il divieto di detenzione dei cani a catena fino al 30 settembre.
GRIGIO: Regioni con una normativa inefficace o senza normativa
Cos’è cambiato da marzo 2021 ad oggi
La Regione Campania ha introdotto la sanzione al divieto di detenzione di cani a catena già esistente. L’assenza della sanzione rendeva di fatto inefficace la norma.
La Regione Lazio ha modificato la sua normativa sulla detenzione del cane a catena – che era tra le più desuete e inefficaci – introducendo un divieto chiaro con la sola eccezione di un motivo medico-veterinario urgente e temporaneo prescritto da un Veterinario.
Sviluppi in corso
Il divieto di detenzione di cani a catena è in via di adozione nella Provincia di Trento e in discussione nella Regione Piemonte.

Sostieni con noi l’introduzione del divieto di tenere i cani a catena,
in tutte le Regioni italiane.
Firma la petizione
Petizione verso il divieto di cani a catena
Chi Siamo
Quattro non profit unite per portare avanti una campagna di civiltà.
FONDAZIONE CAVE CANEM: un ente che finanzia modelli di co-progettazione, iniziative di sensibilizzazione, campagne di evoluzione normativa e pratiche di inclusione sociale per cambiare il destino e tutelare i diritti di animali in difficoltà.
GREEN IMPACT: un’associazione che promuove pratiche trasformative ecologiche ed economiche, con l’obiettivo di conservare e ripristinare l’equilibrio del pianeta.
SAVE THE DOGS AND OTHER ANIMALS: un’associazione che ha come missione la prevenzione del randagismo e del sovrappopolamento canino e felino attraverso la sterilizzazione e la salvaguardia degli animali da compagnia.
ANIMAL LAW: un’associazione che si occupa di ricerca interdisciplinare e azioni di advocacy per ottenere leggi eque per gli animali, al tempo stesso vigilando sulla corretta applicazione delle leggi già esistenti.
Obiettivi della campagna
Tutti i cani #LiberidalleCatene in Italia entro il 2026!
Le nostre richieste:
Entro luglio 2023
Le Regioni a rischio incendio, senza normativa idonea di divieto, adottino un’Ordinanza regionale straordinaria per il divieto di detenzione dei cani a catena.
Scarica il modello di Ordinanza.
Entro novembre 2023
Piemonte adotti una normativa che disponga il divieto di cani a catena.
Entro il 2026
Provincia Autonoma di Bolzano, Val d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia, Molise, Calabria, Sardegna, Liguria, Basilicata, Sicilia e Toscana adottino una normativa riprendendo il modello di quella adottata dalle Regioni Verdi.